Stampa 3D: perché le custodie non sono più facili?
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Se possiedi una stampante 3D, un router CNC o praticamente qualsiasi altra cosa che esegua movimenti coordinati con una serie di motori passo-passo, è probabile che parli il codice G. Fai?
Se fossi un macchinista CNC negli anni '80, è molto probabile che parleresti fluentemente la lingua e forse anche un paio di dialetti specializzati di macchine diverse. Ma le astrazioni di livello superiore hanno preso rapidamente il sopravvento sul panorama CAM e sapere come navigare nelle GUI ed eseguire il CAD è diventato più rilevante che sapere come spostare la macchina digitando.
Stranamente, ho imparato il G-code nel 2010, come RepRap Darwin, che il mio hackerspace aveva bisogno di alcuni attaccabrighe umani. Se vuoi stampare un progetto 3D oggi, hai a disposizione una vasta gamma di comodi affettatori che trasformeranno la geometria astratta in codice G, ma in passato tutto ciò che avevamo era un caos di script Python. Considerato lo stato delle cose, valeva la pena imparare un po' di G-code, perché anche se volevi solo stampare qualcosa, era tutt'altro che plug-and-play.
Ad esempio, era molto più semplice modificare semplicemente il valore M104 piuttosto che modificare la temperatura e suddividere il tutto, il che all'epoca poteva richiedere una notevole quantità di tempo. Onestamente, lavoravamo tutti sulle stampanti tanto quanto stampavamo. Sapere come creare alcuni script di test rapidi per il livellamento del letto e/o oggetti demo nel codice G è stato semplicemente utile. E ovviamente le persone che scrivevano o modificavano gli slicer dovevano sapere come parlare direttamente con la macchina.
Ancora oggi penso che sia utile poter parlare alla macchina nella sua lingua madre. Caso in questione: il plotter a penna el-quicko che ho messo insieme due fine settimana fa era in realtà per giocare con Logo, il linguaggio della tartaruga, con mio figlio. Non mi ci è voluta più di un'ora circa per creare un banale Logo simile (in Python) per il CNC: definizioni di penna su, penna giù, avanti, gira, ripeti e subroutine. Tradurre tutto questo in movimenti della macchina è stato in realtà semplicissimo e ci siamo divertiti moltissimo a disegnare dal vivo con la macchina.
Quindi, se vuoi programmare per la tua macchina, dovrai parlare la sua lingua. Uno slicer è ottimo per l'unica cosa che fa: trasformare un STL in codice G, ma se vuoi fare qualcosa di un po' più personalizzato, dovresti imparare il codice G. E se hai una stampante 3D in giro, sicuramente se esegue Marlin o firmware simile, hai la piattaforma ideale per l'esplorazione.
Qualcun altro gioca ancora con G-code?